leonardo da vinci era musicista, Leonardo e la lira da braccio

Leonardo da Vinci musicista?

Quando pensi a Leonardo da Vinci, ti vengono in mente il sorriso enigmatico della Gioconda, schizzi di elicotteri ante litteram e magari anche qualche robot medievale. Ma scommetto che non lo immagini con una lira in mano, a improvvisare canzoni nella Milano rinascimentale. E invece sì: Leonardo da Vinci fu anche un musicista talentuoso, e non uno qualunque!

Leonardo da Vinci e la musica: un amore al primo spartito

Prima di diventare il prototipo del genio universale, Leonardo era… un artista “in cerca di collocazione”. E quale modo migliore per farsi notare alla corte di Ludovico il Moro, se non con la musica? Non stiamo parlando di karaoke o tamburello da spiaggia: Leonardo suonava la lira da braccio, uno strumento simile al violino, e pare fosse bravissimo.

Il biografo Giorgio Vasari racconta che, quando arrivò a Milano, Leonardo incantò tutti non con un disegno, ma con una jam session rinascimentale. A quanto pare, costruì persino una lira d’argento a forma di testa di cavallo (perché Leonardo non faceva mai le cose semplici).

Perché nessuno parla mai del Leonardo musicista?

Semplice: non ci è rimasta nessuna sua partitura, nessuna playlist su Spotify, nemmeno un “Leonardo Unplugged” su vinile. Ma le fonti storiche non mentono: Leonardo aveva orecchio fino, sapeva comporre e improvvisare, e usava la musica sia per comunicare emozioni che per stupire gli ascoltatori.

In pratica, era il David Bowie del Rinascimento – solo con più codici e meno eyeliner.

Leonardo e il multitasking: pittore, inventore, anatomista… e pure musicista!

La musica per Leonardo non era un hobby. Era parte del suo modo di pensare, osservare e creare. Nei suoi appunti parla spesso del legame tra musica e matematica, tra armonia e proporzioni, tra suono e anima. Non sorprende che considerasse la musica “la sorella della pittura”.

Insomma, mentre oggi facciamo fatica a rispondere a un’e-mail senza distrarci su TikTok, Leonardo suonava, disegnava, progettava macchine volanti e studiava il corpo umano. E tutto prima di pranzo.